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Le regioni italiane si impegnano in un piano di controllo rigoroso della filiera alimentare.
Un’ottima notizia per i consumatori italiani arriva dalla creazione del Piano Nazionale Integrato (PNI 2015-2018) redatto dal Ministero della Salute, in coordinamento con le altre amministrazioni competenti per i diversi settori, e già approvato dalla Conferenza Stato-Regioni con Intesa del 18 dicembre 2014.
Questo importante accordo intende estendere i controlli pubblici dalle fasi di produzione degli alimenti a nuovi ambiti erroneamente considerati secondari: sanità e benessere animale, alimentazione zootecnica e difesa dell’ambiente; il tutto a difesa del consumatore e della leale concorrenza.
Il Piano Nazionale Integrato ha quindi lo scopo di ridefinire i confini della filiera produttiva agroalimentare per garantirne la sicurezza e aumentare la lotta alle frodi.
Gli obiettivi che il PNI si propone di raggiungere sono prima di tutto il coordinamento tra le autorità competenti e gli organi di controllo per evitare e contrastare le frodi e gli illeciti ai danni dei consumatori e degli operatori.
Il secondo obiettivo è la tutela dell’agricoltura biologica: il piano prevede infatti che la sicurezza e la qualità di questo tipo di produzioni siano sempre garantite.
Altro punto focale è la garanzia sulle indicazioni geografiche registrate, anche mediante la protezione “ex officio”, anche in assenza di denuncia di parte, per la repressione e prevenzione delle frodi.
Un’attenzione speciale verrà infine posta a protezione di filiere importanti per il made in Italy, tra le quali vengono indicate: olio d’oliva, latte e derivati, molluschi bivalvi, miele ed altri prodotti dell’alveare.