- 0
Search
I consumatori sono disposti a spendere di più per mangiare carne di animali nutriti ad erba.
Ritorno alle origini anche nella scelta della carne: solo proveniente da animali allevati all’aperto e a erba.
Un tempo non esistevano alternative e gli animali si cibavano nei pascoli. Poi, con l’avvento della produzione intensiva sono nati gli allevamenti industriali, con animali alimentati in prevalenza con mangimi a base di cereali.
La sempre maggiore attenzione dei consumatori verso cibi sani e sostenibili sta riportando in auge anche la scelta di carne “grass-fed”, ovvero che proviene solo da animali allo stato brado che brucano erba e foraggio.
In America, merito anche del giornalista e guru del cibo sostenibile Michael Pollan, autore del bestseller “Il dilemma dell’onnivoro”, che ha deciso che avrebbe mangiato sempre e solo carne “grass-fed” sentenziando “I bovini non sono nati per ingoiare cereali in una stalla”, molte personalità del settore gastronomico, cuochi, giornalisti e attivisti di Slow Food, hanno scelto di imitarlo aprendo la strada a una nuova moda alimentare.
In Italia, vuoi anche l’assenza di ampi pascoli, la carne “grass-fed” è ancora una rarità anche se aumentano gli allevatori attenti al benessere animale e al rispetto dell’ambiente. Pur se ancora pochi, esistono comunque anche nel nostro Paese allevatori al pascolo e in alcune città italiane iniziano a nascere macellerie che si stanno specializzando nella cosiddetta carne sostenibile, ricavata da animali che crescono in piccole aziende agricole e che brucano solo erba. Inoltre, anche per quanto riguarda la salute, dall’analisi statunitense su 300 campioni è emerso che la carne “grass-fed“, proveniente da animali al pascolo, come avveniva una volta, contiene più Omega 3, più antiossidanti, più vitamine e meno batteri resistenti agli antibiotici rispetto alle normali bistecche di bovino nutrito a cereali.
http://www.fumagallisalumi.it/