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Per il colosso bancario svizzero le grandi centrali solari del prossimo futuro comporteranno 3mila miliardi di investimenti entro il 2050.
I numeri sono da capogiro, una ricerca del gigante della banche svizzere UBS sostiene che il mercato del fotovoltaico è destinato ad esplodere con un incremento esponenziale degli investimenti nel fotovoltaico che arriverà a 3.000 miliardi entro il 2050 e a coprire il 25% del fabbisogno mondiale rispetto all’attuale 4%.
Ma cosa permetterà di compiere questo salto in avanti?
Per UBS fondamentale sarà la progettazione di mega impianti sulla falsa riga di quelli americani che arrivano ai 5.200 megawatt contro la potenza media dei piccoli impianti domestici da 3 kilowatt che, soprattutto in Europa, caratterizzano l’impianto fotovoltaico tipo.
Abbracciare il solare è una scelta sempre più strategica per le nazioni, per abbattere le emissioni di CO2, ma anche per l’indipendenza da petrolio e combustibili fossili, le cui scorte sono in mano sempre ai soliti paesi.
Per UBS questo boom sarà spinto prima di tutto dall’Asia, ma anche dagli Stati Uniti per il suo posizionamento geografico e l’irradiazione superiore alla media e grazie alle sue leggi in sostegno delle rinnovabili.
Lascia basiti infine che l’analisi Ubs riporti il fatto che “la comunità finanziaria e la maggior parte degli esperti del settore sottovalutino la crescita del solare nel mondo” e che “l’apertura di nuovi mercati solari stanno passando completamente inosservati”; anche se le grandi aziende mondiali dell’energia si stanno muovendo, alcune saggiamente in anticipo sulle concorrenti, con vantaggi considerevoli.
Per la banca svizzera le più attive sono: la portoghese Edp, le cinesi Huaneng e Huadian Fuxin, le statunitensi Nextera e SunEdison e, ci fa molto piacere, la nostra Enel Green Power.
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